Così Paco Ignacio Taibo II racconta Napoli senza banalità

E’ il solito idealista… direte voi di Paco Ignacio Taibo II appena avrete ascoltato la storia di Lucio Doria, detto il Diavolo, un novantenne che decide, dopo aver vissuto una vita intera a Veracruz, di tornare nella città dove tutto iniziò: Napoli.

Lo scrittore spagnolo, naturalizzato messicano, ha sempre avuto un debole per il nostro Paese e questo romanzo, Redenzione – che ha richiesto 15 anni di scrittura –, è soprattutto un omaggio ai suoi amici italiani, ma è anche un modo per dirci: ehi,  lottare per i propri ideali è ancora possibile, avere dei sogni ancora si può.

La storia di Lucio Doria, sbarcato in Messico dal piroscafo San Gottardo ottant’anni prima con un gruppo di esuli italiani con i quali fonda una comune libertaria e partecipa perfino ad una rivolta sedata nel sangue da Porfirio Diaz, viene raccontata in capitoletti intervallati da un coro che commenta, aggiunge, spiega. Il tempo corre avanti e indietro, e si viaggia da una città all’altra anche se “nel 1901 Veracruz non era tanto diversa da Napoli”. Tutte e due “sono città spagnole”, dice Don Marco Tropea, che prende il nome da un amico dello scrittore (l’editore). E non è l’unico personaggio a farlo, dalla Volpe Arpaia (Bruno Arpaia, il traduttore di questo romanzo) a il Gordo Cheli (Pietro Cheli, il giornalista scomparso di recente). Con loro ci sono Paolo e Beatrice, nonna Grimaldi, i gemelli Vidali, e i muli Kropotkin e Bakunin…

Piccole e grandi storie, realtà e fantasia, tragico e comico, tutto si mescola in questo bellissimo gioco letterario che riesce a parlarci di Napoli senza banalità. “Era, e pare che continui a essere, una città di maghi e non di credenti”. Solo in una città così, forse, dopo una vita di inganni, un vecchio può trovare perdono.

(il Venerdì de la Repubblica, 22 giugno 2018)

Redenzione
Paco Ignacio Taibo II
traduzione Bruno Arpaia
pagg. 128, euro 14,50
La nuova Frontiera

Un pensiero riguardo “Così Paco Ignacio Taibo II racconta Napoli senza banalità”

  1. La nuova Frontiera ci ha regalato tanti libri strepitosi, che senza quest’editore non avremmo mai visto pubblicati in Italia. Ad esempio, ti ricordi quant’erano belli i romanzi western che pubblicava negli anni 90?

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